Descrizione Progetto
SAN GALLO IN MONTE
Dalla cima del colle di San Gallo, a 363m sul livello del mare, si gode uno dei migliori panorami sul Quartier del Piave e sull’intera pianura trevigiana, che sembra stesa ad accompagnare il corso del fiume Piave verso il mare. Nelle giornate terse e soleggiate è possibile intravvedere il riflesso del sole nella laguna di Venezia.
In origine, attorno al secolo X il territorio solighese era dominato dal castello costruito proprio sul colle di San Gallo ed era feudo dei potenti vescovi bellunesi, che vi esercitavano l’alta sovranità feudale. Oggi, delle gloriose vestigia del medievale castello resta solo qualche masso squadrato collocato lungo il viale alberato di cipressi che dalla croce porta all’ingresso dell’eremo di San Gallo.
La chiesetta è stata per lungo tempo rifugio di custodi-eremiti, a partire dal 1430 quando un frate, Egidio di Lombardia, lo scelse come sua dimora il quale, assecondato dagli abitanti di Soligo nelle sue pie intenzioni, edificò sulle macerie del castello una chiesetta, con accanto anche una conveniente abitazione per l’eremita, che volle intitolata al Santo abate Gallo in memoria dei suoi primi anni di vita religiosa trascorsi nell’abazia omonima in Svizzera.
L’eremo è raggiungibile sia a piedi, lungo i numerosi percorsi immersi nei boschi di castagno, o tra i vigneti, che si snodano sui fianchi del colle, oppure in auto dalla strada che parte nei pressi della Chiesa Parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo.
Durante l’anno vengono organizzate manifestazioni e feste tradizionali molto apprezzate da grandi e piccini. La zona circostante è ben curata ed è meta di chiunque voglia godere di paesaggi mozzafiato sia di giorno che di notte.